* LINO BOLOGNA *

Lino Bologna è un medico, membro del Consiglio Direttivo dell'Ordine dei Medici della provincia di Massa Carrara, con la passione per i romanzi polizieschi.
Prima li ha letti, poi li ha collezionati e infine si è messo a scriverli.
Sfruttando le proprie conoscenze di criminologia, balistica, psicologia criminale e medicina legale, ha iniziato a costruire dei veri e propri enigmi polizieschi che, in apparenza inesplicabili, vengono poi brillantemente risolti dal Professor Dondi, un anziano e bizzarro medico legale e dal suo fedele assistente Milani.

* BIBLIOGRAFIA *

ROMANZI
- "L'Assassino non è un Angelo" (Ed. "Contatto Edizioni" - 2006)


A sinistra disegno di Lino Bologna ideato per la copertina del libro, ma mai utilizzato,
a destra la copertina finale ideata da Ivo Milazzo.

Giallo classico di matrice prettamente scientifica, è ambientato negli anni Cinquanta, quando ancora l’investigazione dipendeva più dall’intuito e dalle capacità analitiche del singolo investigatore che dalle sofisticate strumentazioni di cui oggi è dotata la Polizia Scientifica.
È il primo episodio della serie e la struttura è quella tradizionale del filone "Camere chiuse".
La trama rispetta i canoni del romanzo poliziesco classico: vengono rinvenuti due cadaveri in una stanza d’albergo chiusa dall’interno, nessun’altra via d’uscita, un’unica finestra a strapiombo sul mare.
Solo avendo le ali un eventuale assassino avrebbe potuto dileguarsi dopo aver commesso gli efferati delitti.
In questo romanzo la fa subito da padrone Dondi, anziano medico legale un po’ bislacco, accanito fumatore di pipa e forte bevitore di cognac, dotato di una lucidità di pensiero impressionante accompagnata da solida cultura e talento fuori dal comune.
Il romanzo ha vinto il concorso "Gran Giallo Città di Lerici".


Un "ritratto" di Dondi disegnato dall'autore.


- "La Grotta del Diavolo", (Ed. "Phasar" - 2010)

In questo romanzo l’autore cambia registro confezionando un giallo più psicologico e regalandoci un finale alla Hercule Poirot: sta per essere tumulata la salma di una giovane donna trovata morta in un fiume, a tutti sembra un lapalissiano caso di suicidio, ma un giovane del luogo è convinto che la donna sia stata assassinata e si reca in procura a presentare denuncia.
La cerimonia funebre viene allora sospesa e la salma, messa sotto sequestro, viene portata all’Istituto di Medicina Legale per essere sottoposta a più approfonditi accertamenti...

- "Primavera color sangue", (Ed. "Phasar" - 2022)

Nei casi in cui la Giustizia fallisce, a vendicare le vittime, interviene un fantomatico "Giustiziere".
Ma chi è questo assassino sadico e sanguinario che, calandosi nelle vesti di giudice e di boia, condanna a morte perfidi individui che, dopo aver commesso misfatti orribili, sono riusciti a farla franca? Lo si può scoprire solo leggendo "Primavera color sangue", un romanzo in grado di sorprendere anche i lettori più smaliziati.

RACCONTI
- "Il Sacrificio della Regina", (Inserito nell'antologia di Aa. Vv. "Giallo Scacchi - Racconti di Sangue e di Mistero" Ed. "Ediscere" - 2008)

In questo racconto lo stile di Bologna cambia nuovamente; la soluzione è dovuta più all’istinto di Dondi piuttosto che agli indizi raccolti.
L’intuizione verrà confermata in seguito dal ritrovamento delle prove che daranno "Scacco Matto" all’assassino.

- "Il Cadavere che rideva", (Inserito nell'antologia di Aa. Vv. "Garfagnana in Giallo - Antologia Criminale" Ed. "Prospettiva Editrice" - 2010)

In questo racconto gli indizi sembrano parlare chiaro, ma sarà realmente così?
Dondi si dimostrerà come sempre molto sagace e più che mai umano.

- "L'ultimo delitto della Curva del Pino", (Inserito nell'antologia di Aa. Vv. "Nero Toscana" Ed. "Giulio Perrone" - 2010)

Del pino che dà il titolo al racconto rimane solo qualche immagine sbiadita su vecchie introvabili cartoline.
È stato abbattuto da tempo, infatti, e al suo posto vi è ora una croce. È una croce di legno e porta incisi alla base i nomi di coloro che in quel luogo hanno perso la vita.
Nelle giornate di sole, la sua ombra attraversa la strada e, durante il giorno, si sposta da ovest verso est, segnando l’ora sui paracarri, al bordo della carreggiata. Ma al tramonto si mescola alle altre e scompare. E a indicare l’ora a chi transita sulla Statale della Cisa, nei pressi della grande curva, rimane una campana. E quando Gioacchino Bosi viene ucciso, quella campana sta suonando.
Tre tocchi struggenti, uno dietro l’altro, con spasmodica ossessiva regolarità...


Concludiamo la bibliografia citando quella che è stata la prima opera di Lino Bologna: "La Mantide" (Ed. "Editrice Nuovi Autori" - 1987)

Questo romanzo, la cui reperibilità è diventata quasi impossibile, non fa parte del ciclo del Dr. Dondi.
A Parma, verso la fine degli anni sessanta, in una soffitta del Centro Storico, uno studente di medicina sta preparando l'ultimo esame. La laurea è vicina. Il sogno di una gioventù consumata fra i libri sta diventando realtà.
Per lui solo questo è importante, tutto il resto non conta. Ma, all'improvviso, una donna bella e misteriosa entra nella sua vita e la sconvolge.
Ogni suo progetto si frantuma; la sua ambizione crolla; le sue idee si confondono. Ma chi è questa donna? Quali segreti nasconde? Perché viene chiamata la Mantide? E ben presto la storia si complica fino ad assumere connotazioni gialle: disgrazia o tentato suicidio?
La pungente ambientazione provinciale in un'epoca di profondi mutamenti, quando sull’università aleggia lo spettro inquieto della contestazione studentesca, ben si presta a fare da cornice ad una storia avvincente, narrata con garbo ed estrema efficacia. E insieme all'accattivante fluidità e tensione del racconto nonché all’ironica riproposizione di un’atmosfera da "bei tempi andati", dove non mancano spunti di comicità, l'autore ha saputo collocare anche una riuscita analisi caratteriale dei personaggi che apporta un contributo decisivo alla completezza dell’opera.


In esclusiva, per i lettori di Delitto & Paura, pubblichiamo un inedito, gentilmente concesso dall'autore, dal titolo:

UN ASSASSINO SU MISURA