(Düsseldorf 1871 – Berlino 1943)


Hanns Heinz Ewers è stato un attore, poeta, filosofo e scrittore di origine tedesca.
Sebbene abbia scritto su una vasta gamma di argomenti, è principalmente conosciuto per le sue opere horror, sempre in bilico fra conscio e inconscio, grottesco, occulto ed erotismo deviato in cui spesso la donna è identificata come simbolo sia di bellezza che di morte.
La sua opera più famosa rimane la trilogia di romanzi sulle avventure di Frank Braun, personaggio di fantasia ma modellato su se stesso.

* LA TRILOGIA *
Il primo romanzo di Ewers, "Der Zauberlehrling oder Die teufelsjager", fu pubblicato nel 1910.
In esso è presente, per la prima volta, il personaggio di Frank Braun, che come Ewers è scrittore, storico, filosofo e viaggiatore, con una morale decisamente nietzscheana.
La storia riguarda i tentativi di Braun di influenzare un piccolo culto di cristiani evangelici in un piccolo villaggio di montagna italiano per il proprio guadagno finanziario e gli orribili risultati che ne deriveranno.
L'anno seguente viene pubblicato "Alraune die Geschichte eines lebenden Wesens" (Mandragora), rielaborazione del mito di Frankenstein in cui Braun collabora alla creazione di un omuncolo o androide femmina impregnando una prostituta con lo sperma di un assassino giustiziato.
Il risultato è una giovane donna senza morale, che commette numerosi atti mostruosi.
Il terzo, e ultimo romanzo della sequenza, è "Vampir ein verwilderter roman in Fetzen und Farben"; scritto nel 1921, riguarda la trasformazione di Braun, in un vampiro, dopo aver bevuto il sangue della sua amante ebrea.




Le copertine delle prime edizioni dei 3 romanzi

Per quanto riguarda il nostro paese, né "Der Zauberlehrling oder Die teufelsjager" e né "Vampir ein verwilderter roman in Fetzen und Farben" sono mai stati tradotti, mentre "Alraune die Geschichte eines lebenden Wesens" è stato edito nel 1930, in 2 volumi, con il titolo "Mandragora" dalla casa editrice "Cappelli" nella sua collana "Collana d'Oro".


La prima edizione italiana di "Mandragora"


Nel 1947 l'editore "Cappelli" stampa nuovamente il romanzo, ma questa volta in un unico volume.


La sovraccoperta della rarissima edizione del 1947

* I RACCONTI *
Il primo racconto di Ewers ad essere pubblicato nel nostro paese fu "Salsa di pomodoro" (Die Tomatensauce), sul settimanale "Rivista d'Italia" nel fascicolo II del 15 febbraio 1921 (ed. "Società Editrice Unitas").

Sempre nello stesso anno in Italia usciva anche la prima antologia dei racconti di Ewers intitolata "Il Raccapriccio" pubblicata da 2 diverse case editrici: "Taddei", nella collana "Moderni" e "La Nuova Italia" nella sua collana "Narratori Moderni".
Entrambe avevano la prefazione e le traduzioni di Luigi Filippi e entrambe raccoglievano gli stessi 5 racconti (tra cui "Salsa di pomodoro").


A sinistra l'edizione "Taddei", a destra "La Nuova Italia"

- L'ebreo morto (Der tote Jude, 1907)
- Dal diario d'una pianta d'arancio (Aus dem Tagebuch eines Orangenbaumes, 1907)
- Salsa di pomodoro (Die Tomatensauce, 1905)
- La fine di John Hamilton Llewellyn (John Hamilton Llewellyn Ende, 1907)
- Il ragno (Die Spinne, 1908)

Nel 1927 la casa editrice "Sonzogno" pubblica una nuova antologia dei racconti di Ewers intitolandola "Brividi - Racconti Sensazionali" e contenente 11 racconti, di cui 3 già presenti in "Il Raccapriccio".


Le 2 varianti di copertina della I^ edizione

NOTA: Tutte le copie della collana "Biblioteca Tascabile" (immagine di destra) da noi visionate riportano all'interno il timbro ai diritti della casa editrice "Nuova Italia", dovuto probabilmente alla precedente pubblicazione nell'antologia "Raccapriccio" di alcuni racconti presenti in questa raccolta.

- La sposa di Tofar (Die Topharbraut, 1904)
- L'Ebreo morto (Der tote Jude)
- I cuori dei Re (Die Herzen der Könige, 1907)
- La fanciulla bianca (Das weisse Mädchen, 1907)
- La salsa di pomidoro (Die Tomatensauce)
- Il cadavere dell'annegato (Die Wasserleiche, 1907)
- I signori giureconsulti (Die Herren Juristen, 1907)
- La fine di John Hamilton Llewellyn (John Hamilton Llewellyn Ende, 1907)
- La cassetta da gioco (Der Spielkasten, 1908)
- Il paese delle fate (Das Feenland, 1907)
- La "Mamaloi" (Die Mamaloi, 1907)

Bisognerà aspettare altri 45 anni per vedere un'ulteriore antologia delle opere brevi di Ewers.
Nel 1972 la casa editrice "Del Bosco", nella sua collana "Il Sigillo Nero - Terrore", dà alla luce la raccolta "Il Ragno e altri racconti del terrore" con al suo interno 8 titoli, di cui 3 già pubblicati nelle precedenti antologie.



- Il ragno (Die Spinne, 1908)
- L'ambra al Tribunale Criminale (Bernstein im Blutgericht, 1936)
- La fine di John Hamilton Llewellyn (John Hamilton Llewellyn Ende, 1907)
- Il cuore trafitto (Eileen Carter, 1928)
- La Mamaloi (Die Mamaloi, 1907)
- Due donne per un uomo (Das Hya-Hya-Mädchen)
- Il ghigno (C.3.3, 1904)
- La mummia (Die Topharbraut, 1904)

Da tutte tre le antologie manca il racconto "Il morto che parla" che fu pubblicato, per la prima volta in Italia, in 2 puntate all'interno dei numeri 8 e 9 (del 19 e 26 febbraio 1922) della rivista "Giornale Illustrato dei Viaggi e delle Avventure di Terra e di Mare", edita da "Sonzogno".


Le copertine dei numeri 8 e 9 del 1922


La pagina interna in cui appare l'inizio del racconto

Sempre nello stesso anno, ma il 13 agosto, in appendice al romanzo "La pietra che si muove" di Marcel Vigier, "Sonzogno" nel n.59 della sua collana "Il Romanziere Poliziesco" pubblica nuovamente il racconto, poi nel 1929, questa volta autonomamente, lo ripubblica nella sua collana "L'Avventura - Settimanale dei più drammatici racconti del mondo".


Ringraziamo il signor Tiziano Agnelli per le segnalazioni che hanno contribuito allo sviluppo della pagina.