Ciò che definiamo Letteratura dell'Orrore è una naturale evoluzione del genere Gotico nato in Inghilterra nel 1794 con il romanzo "Il Castello d'Otranto" scritto da Horace Walpole e che ha visto, tra i vari protagonisti, anche autori come Ann Radcliffe, William Beckford e Matthew Gregory Lewis.
Sebbene in questo genere venga spesso riconosciuto anche il romanzo "Frankenstein" di Mary Shelley, questo è più da ascriversi verso una latente germinazione di un'idea ancora lontana da divenire e che oggi chiamiamo con il termine di "Fantascienza".
Il vero anello di congiunzione tra Letteratura Gotica e Letteratura dell'Orrore è da riconoscersi nelle opere dello statunitense Edgar Allan Poe, opere in cui l'orrore assume forme assolutamente differenti dalle ambientazioni e dai personaggi tanto cari agli autori gotici.
Da qui in avanti ecco nascere capolavori come "Dracula" di Stoker, "Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde" di Stevenson, "Giro di vite" di James e la nascita di nuove forme di incubi grazie alla penna di H.P. Lovecraft, fino ad approdare ai grandi Maestri moderni come Matheson e King.