(Somers Town 1797 – Londra 1851)


Mary Shelley, nata Mary Wollstonecraft Godwin, è stata una scrittrice, saggista e biografa britannica ed è ricordata, soprattutto, per essere stata l'autrice del più famoso romanzo gotico: "Frankenstein; or, The Modern Prometheus" (Frankenstein, ovvero il moderno Prometeo).

* LA NASCITA DI UNA LEGGENDA *
La genesi dell'opera è ormai ampiamente conosciuta, però vogliamo brevemente riassumerla per chi ancora non la conoscesse.
Nel maggio del 1816 Lord George Byron, accompagnato dal suo segretario nonchè medico personale, John William Polidori, invitò Percy Bysshe Shelley, la sua futura moglie Mary Wollstonecraft Godwin e Claire Clairmont, sorellastra di Mary e all'epoca amante di Byron, a passare l'estate suoi ospiti a Villa Diodati, sita nella cittadina di Cologny, nel cantone di Ginevra, in Svizzera.
A causa della pioggia incessante i convenuti passarono il tempo leggendo storie di fantasmi, come l'antologia "Fantasmagoriana", composta da otto racconti tedeschi di stile gotico, o il romanzo "Vathek" di William Beckford, fino a quando Byron propose di indire una gara il cui vincitore sarebbe stato colui o colei che fosse riuscito a scrivere la storia più paurosa.
Soltanto due riuscirono a portare a termine tale sfida: John William Polidori il quale, partendo da un frammento scritto da Byron, fece nascere il personaggio del vampiro Lord Ruthven nel racconto "The Vampyre", e Mary che gettò le basi per il suo celeberrimo "Frankenstein".


Villa Diodati in una stampa d'epoca

* LE PRIME EDIZIONI DEL ROMANZO *
Rientrati in Inghilterra, Mary diventò, poco dopo, la signora Shelley e nel Maggio del 1817 riuscì a portare a termine il suo Frankenstein, che fu pubblicato, anonimo, nel 1818 in soli 500 esemplari.
L'opera, stampata dalla piccola casa editrice londinese "Lackington, Hughes, Harding, Mavor & Jones", era composta da tre volumi, con una prefazione scritta dal marito Percy e con una dedica, al di lei padre, William Godwin.


Il frontespizio del primo volume 1818

Dal 28 Luglio al 4 Ottobre 1823, presso il Teatro dell'Opera Inglese della città di Westminster, venne rappresentata, per la prima volta, un'opera teatrale basata sul romanzo di Mary Shelley.
Si trattava di un'opera in 3 atti di Richard Brinsley Peake intitolatata "Presumption; or, the Fate of Frankenstein" che fu replicata per 37 volte.
Sull'immediato successo teatrale, la casa editrice "G. and W. B. Whittaker" propose a Mary di rieditare il romanzo, che fu pubblicato, in tempi record, l'11 Agosto 1823 in due volumi, questa volta con l'attribuzione sul frontespizio del nome dell'autrice Mary Shelley.


A sinistra la locandina della prima teatrale, a destra quella della serata conclusiva


La copertina del libretto teatrale



Il frontespizio del primo volume 1823

Il 31 Ottobre 1831, apparve la prima edizione "popolare" in unico volume, pubblicata da "Henry Colburn & Richard Bentley".
Questa edizione, pesantemente rivista da Mary Shelley, comprendeva una lunga prefazione dell'autrice e alcune illustrazioni dell'artista Theodor von Holst.




* LA PRIMA EDIZIONE ITALIANA *
Sono dovuti passare la bellezza di 126 anni prima che l'editoria italiana si accorgesse della mancanza di quest'opera nella nostra lingua.
A rimediare a questa assurdità ci pensò, nel 1944, la casa editrice "Donatello De Luigi" pubblicando il romanzo, con il titolo breve "Frankenstein", nella sua collana "Il Romanzo Nero".
Pochissimi sanno che l'editore Donatello De Luigi, terminata la II^ guerra mondiale, ricopertinò, con veste grafica totalmente diversa, le copie invendute del romanzo (vedi articolo)



* LE EDIZIONI ITALIANE PIÙ RARE E/O RICERCATE *


A sinistra ed. Rizzoli 1952 collana "B.U.R."
A destra ed. Sugar 1968 collana "Olimpo Nero"


A sinistra ed. Gino Sansoni 1970 collana "Il Mistero"
A destra ed. Gino sansoni 1972 collana "I Libri dell'Ossessione"


A sinistra ed. Del Bosco 1973 collana "Il Sigillo Nero. Terrore"
A destra ed. Garden 1989 collana "Quasar - Fantascienza"
NOTA: questa edizione contiene anche
"Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mister Hyde" di R.L. Stevenson


A sinistra ed. Theoria 1991 collana "Biblioteca di Letteratura Fantastica"
A destra ed. CDE 1991 (fuori collana)


Ed. Studio Tesi 1995 collana "Collezione Biblioteca"


Chiudiamo questa carrellata con l'edizione più lussuosa,
impreziosita con 40 illustrazioni in B/N di Bernie Wrightson.


Ed. Planeta DeAgostini 2011





* CURIOSITÀ: OVVERO UN FRANKENSTEIN CHE NON È FRANKENSTEIN *
Nel 1965, la casa editrice G.E.I. nella sua collana "I Grandi Romanzi del Mondo" pubblica un'edizione, liberamente tratta, del Frankenstein di Mary Shelley curata da Giovanna Livenzani.



* UN ROMANZO RIMASTO IN OMBRA *
Dopo "Frankenstein", Mary Shelley scrisse altri 6 romanzi, uno dei quali, pubblicato nel 1826 in 3 volumi, è da considerarsi antesignano del genere "Apocalittico" tanto in voga nella seconda metà del XX° secolo, e il cui titolo è "The Last Man".
Ovviamente l'Italia, riguardo alle opere di Mary Shelley, neanche questa volta si è smentita traducendolo, per la prima volta, solo nel 1996 a cura della casa editrice "Danilo" nella sua collana "Anglomania", con il titolo "L'Ultimo Uomo".

* RACCONTI *
Mary Shelley fu autrice anche di circa 20 racconti, di cui solo 8 tradotti, finora, nel nostro paese.
Di questi 8 solo 4 rientrano nel genere definibile "del mistero": "The Evil Eye. A Tale" (1829), "Transformation" (1830), "The Dream. A Tale" (1831) e "The Mortal Immortal" (1833).


Collana "Horror Story" n.5 - Ed. Garden Editoriale 1991
Contiene la I^ edizione italiana di "The Dream. A Tale" (Il Sogno).

I 3 rimanenti racconti sono stati riuniti, per la prima volta, nel volume "Metamorfosi - Racconti Gotici" dalla casa editrice La Tartaruga, nel 2006, nella sua collana "Narrativa", con i titoli: Il Malocchio, Metamorfosi e Il Mortale Immortale.

Ringraziamo il Sig. Mauro Magnanini per averci gentilmente segnalato le edizioni italiane contenenti i racconti di Mary Shelley.