* LO STRETTO NECESSARIO *
Noterella di costume
(Testo di Loris Rambelli)

Nell'estate 1985, sui muri bianchi, gessosi, di un bagno di Marina Romea (Ravenna), fra la pineta e il mare, faceva spicco, incorniciato dai rami delle tamerici, questo cartellone di latta smaltata (97 x 68 cm).

Siccome lo scopo della pubblicità è quello di creare dei bisogni, ecco che il consumo di romanzi polizieschi, di fantascienza e spionaggio, viene dichiarato, perentoriamente, necessario. Dunque non se ne può fare a meno.

Prima, però, viene lo stretto necessario, rappresentato dal succinto, colorato slip da mare. Vale a dire: prima il senso del pudore, poi l'onesta evasione nel piacere della lettura.

Non voglio dire proprio bacchettone, ma il pubblico di Mondadori è sempre stato morigerato. Lo rilevava Ettore Capriolo sull'Almanacco Letterario Bompiani 1963, e lo ribadiva lo stesso Alberto Tedeschi, direttore del Giallo Mondadori, in una delle sue ultime interviste: Se pubblichiamo un romanzo poliziesco che si attarda nella descrizione di un fatto di sangue e di una scena erotica, i nostri lettori strappano la pagina di frontespizio del fascicolo, ci scrivono sopra sporcaccioni in pennarello rosso e ce lo rispediscono ("Panorama", 6 marzo 1979).

Se poi lo scrittore non rispettava le norme di buona creanza, allora provvedeva l'editore stesso con mirati interventi censori. Per esempio, nelle edizioni Mondadori 1962 e 1977 di Niente orchidee per Miss Blandish di James Hadley Chase, una delle protagoniste del romanzo, Anna Borg, è presentata, genericamente, come cantante di varietà. Ci si deve accontentare delle sue interpretazioni canore e dei baci che lancia al pubblico al termine della canzone.

Solo il lettore che conosca la prima edizione dell'Istituto Editoriale Italiano, Milano 1950, e, ora, quella del 2004, nella collana "I bassotti" della casa editrice milanese Polillo, sa che Anna Borg è, sì, cantante di varietà, ma si priva anche, all'occorrenza, sia pure per motivi strettamente professionali, dello stretto necessario. È insomma una spogliarellista e manda in visibilio i frequentatori del Paradise Club, a Kansas City, con la sua irresistibile strip-dance. E qui ci sarebbe anche da... sfogare l'occhio.

Niente orchidee per Miss Blandish (No Orchids for Miss Blandish) uscì a Londra nel 1939 e i londinesi lo lessero sotto le bombe tedesche, trovandolo un eccezionale romanzo mozzafiato all'americana (hard boiled novel), ma è ambientato in un'America di maniera, che Chase, inglese, conosceva attraverso le guide turistiche. Il paese reale, per il quale si erano battuti con vigore Hammett e Chandler, i maestri della scuola dei duri, si trasformava rapidamente nel paese del sogno e della fantasia.

L'esibizione di Anna Borg rientrava nel genere burlesque: oggi, in Italia, solo Silvio Berlusconi se ne ricorda (consultare i quotidiani intorno al 20 aprile 2012), ma già ne avevano parlato, nei loro libri di viaggi, Mario Soldati (America primo amore, 1935) ed Emilio Cecchi (America amara, 1940), e persino Augusto De Angelis in un suo romanzo giallo, Curti Bò e la piccola tigre bionda (edizione in volume 1943): A New York, dice lady Flavia al commissario De Vincenzi, facevo il mio numero ai Burlesques, con la tigre. Mi svestivo sulla scena, rimanevamo entrambe nude, Biulka e io.
Biulka è la piccola tigre bionda del titolo, e la belva aggiungeva un afrore di selvaggio, al richiamo della foresta che Lady Flavia cercava di risvegliare nel pubblico d'oltreoceano.



4 Luglio 2021