Ho letto con molto interesse, nella sezione "CURIOSITÀ", l’articolo n.1 La censura fascista nella letteratura popolare, e guardando la donna ubertosa raffigurata in copertina (le spalline del vestito, in effetti, più che coprire, mettono in risalto la nudità), mi è venuto da pensare: chissà che cosa avrebbe detto il Ministero della Cultura Popolare della biondona disegnata da Carlo Jacono per il primo romanzo poliziesco di Franco Enna nei "Gialli Mondadori", nuova serie! Copertina che anche l'edizione francese conservò.
Ragazze scollacciate (uscite, si direbbe, dai calendarietti profumati che i barbieri di una volta regalavano ai clienti per le Feste di Natale e Capodanno) divennero per un certo periodo, fra la metà degli anni Cinquanta e la metà degli anni Sessanta, una delle caratteristiche più evidenti, uno dei richiami più espliciti, dei gialli dozzinali ed effimeri che si smerciavano in edicola. Ricalcavano un cliché, imitavano le pose delle stelle del cinema, che l’abilità del disegnatore poteva rendere riconoscibilissime. Per esempio, chi vi fa venire in mente la ragazza con baby-doll, calza nera e tacchi a spillo, su questa copertina dei "Gialli dello Schedario"? La domanda è retorica per i vecchietti della mia età.
Ma è Brigitte Bardot, naturalmente!
|