- GLI ASSASSINII DI WHITECHAPEL -
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Nella tarda estate e primo autunno del 1888, in un breve lasso di tempo dal 31 agosto al 9 novembre, l’East End di Londra, per la precisione nel malfamato quartiere di Whitechapel, un ammasso di casette fatiscenti, stradine e vicoli tortuosi e senza luce nonché bettole equivoche dove prostituzione e crimine correvano rampanti, fu funestato da una serie di efferati delitti, opera di quello che a torto o a ragione è considerato il più famoso dei serial killer.
Le vittime canoniche, tutte prostitute, ascritte a questo fantomatico assassino sono cinque, tutte brutalmente sgozzate e poi seviziate con feroce accanimento, senza violenze sessuali, ma con asportazione di organi, sopratutto i genitali a dimostrazione di una certa perizia nel campo.
L'appellativo che poi gli sarà universalmente riconosciuto, "Jack the Ripper" (Jack lo Squartatore), e tramandato nel tempo deriva da una firma in calce a una lettera anonima indirizzata alla Central News Agency da ignoto che asseriva essere l’autore dei misfatti.

NOTA: Mary Jane Kelly è generalmente ritenuta l'ultima vittima dello "Squartatore" e si presume che i crimini siano terminati a causa dell'eventuale morte, prigionia o emigrazione del colpevole.
Il fascicolo degli omicidi di Whitechapel descrive però in dettaglio altri quattro omicidi avvenuti dopo i cinque considerati "canonici": quelli di Rose Mylett, Alice McKenzie, il "torso di Pinchin Street" e Frances Coles.

Il cadavere della ventiseienne Rose Mylett fu rinvenuto a Clarke’s Yard,High Street - Distretto di Poplar il 20 dicembre 1888.
Non presentando segni di lotta, la polizia ritenne che si fosse impiccata accidentalmente mentre era in stato di ubriachezza o che si fosse suicidata.
Tuttavia, leggere tracce lasciate da una corda su un lato del collo suggerirono che fosse stata strangolata.
La giuria, all’inchiesta, emise un verdetto di omicidio.


Alice McKenzie fu assassinata poco dopo la mezzanotte del 17 luglio 1889 a Castle Alley - Whitechapel.
Aveva subito due coltellate mortali al collo.
Il corpo presentava diversi lividi e tagli poco profondi nonché una estesa ferita peraltro superficiale, dal seno sinistro fino all’ombelico.
Uno dei patologi forensi incaricati dell’autopsia, Thomas Bond, concluse che il delitto fosse opera dello "Squartatore", sebbene l’ipotesi non venisse poi confermata da George Bagster Phillips, un suo collega che aveva esaminato i corpi di quattro delle precedenti vittime.


"Il torso di Pinchin Street" era il torso in decomposizione senza testa e senza gambe di una donna non identificata di età compresa tra i 30 e i 40 anni scoperto sotto un viadotto ferroviario in Pinchin Street - Whitechapel, il 10 settembre 1889.
Lividi sulla schiena, sui fianchi e sull braccio indicavano che la defunta era stata pesantemente picchiata poco prima di morire.
Anche il suo addome era stato selvaggiamente mutilato, sebbene i genitali fossero intatti.
La morte sembrava risalire al giorno precedente il rinvenimento del torso.


Alle 2.15 del mattino del 13 febbraio 1891, Ernest Thompson scoprì il cadavere di una prostituta di 25 anni, di nome Frances Coles, che giaceva sotto un viadotto ferroviario a Swallow Gardens - Whitechapel.
La gola presentava un taglio profondo, ma il corpo non era stato mutilato, facendo concludere agli inquirenti che l’arrivo inopinato dell’uomo avesse messo in fuga l’aggressore prima che potesse portare a termine quanto si era prefissato.


Per approfondire la tematica riguardante l'identità di Jack the Ripper:
"Jack the Ripper - il Mostro di Whitechapel e i suoi tanti volti" di Lino Bologna



LE LETTERE DI JACK THE RIPPER

4 GIUGNO 2021 - Delitto & Paura