(Brighton 1837- Londra 1899)


Florence Marryat è stata una scrittrice di origine britannica.
Tra il 1860 e il 1870 entrò in contatto con i maggiori medium dell'epoca, sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti.
Testimone del famoso addio di Katie King (iniziatrice della divulgazione dello Spiritismo a livello mondiale) affermò di possedere ella stessa doti di medianità, fra queste la capacità di richiamare a sé gli spiriti dei viventi.
In 35 anni di attività letteraria scrisse numerosi racconti e 67 romanzi di cui uno solo di genere gotico-horror: "The Blood of the Vampire" (Ed. Hutchinson & Co. 1897).


La prima edizione di "The Blood of the Vampire"

La narrativa sui vampiri è stata monopolizzata dal "Dracula" di Bram Stoker, quindi le generazioni successive di scrittori del genere hanno dovuto definire le loro opere solo in relazione a questo romanzo, sia che ne seguissero l'esempio sia che se ne discostassero.
Ma se andiamo indietro nel tempo, troviamo una storia diversa, o meglio, storie diverse.
Anche se i suoi contemporanei potrebbero non aver raggiunto la stessa immortalità, Bram Stoker non è stato certamente l'unico scrittore a raccontare una storia di vampiri, si vedano ad esempio "Carmilla" (1872) di Joseph Sheridan Le Fanu e "Varney the Vampire; or, The Feast of Blood" (1845) di James Malcolm Rymer e Thomas Preskett Prest, entrambi precedenti a "Dracula" (citati in Vampiri di Carta).
"The Blood of the Vampire" di Florence Marryat fu pubblicato nello stesso anno di "Dracula" (1897), ed è affascinante non solo per la trama sensazionale e i personaggi bizzarri, ma anche per il suo coinvolgimento con molti dei problemi che perseguitavano l'immaginazione tardo vittoriana, come la razza, l'eredità, i ruoli delle donne, lo spiritualismo e l'occulto.

* LA TRAMA DEL ROMANZO *
Miss Harriet Brandt, figlia di uno scienziato pazzo e di una sacerdotessa voodoo, diventa maggiorenne e lascia la sua casa in Giamaica per la prima volta, viaggiando in Europa.
Bella e talentuosa, Harriet guadagnerà l'affetto di molti degli uomini e delle donne che incontra e un brillante futuro sembra assicurato per lei.
Ma c'è qualcosa di strano in Harriet.
Tutti quelli a cui si avvicina sembrano ammalarsi o morire.
Il dottor Phillips ha una teoria: il sangue del vampiro scorre nelle vene di Harriet e lei sta prosciugando la vita di coloro che ama.
Le disgrazie che sembrano seguire Harriet sono solo una coincidenza? O è davvero afflitta dalla maledizione del vampiro?

In Italia il romanzo di Marryat è stato tradotto per la prima volta nel 1916 dall'Editore Treves nella sua collana "Biblioteca Amena" con il titolo "Stirpe di Vampiri".